Visitare Venezia - Locanda degli Este - Ferrara

La Città di Venezia

Venezia

Il tracciato della Nuova Romea è strategico oggi come lo era nel passato; percorrendolo verso nord il viaggiatore raggiunge agevolmente l'incantevole Venezia.

Venezia, come ben si sa, è unica al mondo. I bei palazzi si specchiano nei canali che sono le sue arterie.

Venezia è fatta dall'acqua: la storia dell'evoluzione del territorio lo ricorda. Anche qua la linea di costa è mutata, i canali ed i fiumi sono stati deviati creando spazi nuovi e suggestivi. Sulla terra strappata alle acque ora appaiono meravigliosi palazzi, campi e campielli (piazze e piazzette) nei quali non è raro vedere pozzi, tracce di luoghi di socializzazione. Le strette strade sono chiamate calli.

Nonostante le imponenti opere messe in atto dall'uomo nel tempo, l'equilibrio idraulico di quest'ambiente permane fragile. Venezia, sorta su numerose isole, era abitata ancor prima che i longobardi calassero nella Pianura Padana. I patriarchi di Aquileia la amministrarono fino al 692, per conto dell'esarcato di Ravenna; successivamente si rese autonoma istituendosi in “dogato”.

Il nucleo cittadino “Venetia” si costituì dopo il tentativo di conquista fatto da Carlo Magno nell' 810. Venezia iniziò la sua espansione mercantile in Adriatico in competizione con i dalmati e, sotto la guida del doge Orselo II, all'inizio dell'anno 1000, riuscì ad imporre il proprio dominio. Nel XI e XII secolo riuscì ad arginare l'avanzata dei Normanni da sud. Nella prima metà del secolo XII il consiglio dei savi favorì l'inizio del comune “Veneciarum” retto da potenti famiglie di mercanti.

I primi possedimenti veneziani nel Mediterraneo (Zara, fondachi a Costantinopoli ed a Smirne in Turchia) portarono allo scontro con la repubblica di Genova. Venezia subì sconfitte ed attraversò crisi politiche ma riuscì comunque a rinsaldare i propri domini commerciali e marittimi. Nonostante la peste che la colpì nel 1348, il conseguente calo demografico e crisi politiche, uscì vittoriosa dalla guerra di Chioggia del 1378-1381 contro la lega formata dal re d'Ungheria, da Firenze e da Genova. Questo segnò l'espansione veneziana nell'entroterra che arrivò fino all'Adda, qua fu fermata dai milanesi.

Il suo territorio si estendeva da Bergamo all'Istria, a Ravenna ed alla Puglia. Da queste ultime terre dovette però ritirarsi nel 1508. Con la conquista dell'America e l'avanzata degli ottomani nel Mediterraneo, la potenza commerciale di Venezia iniziò il suo definitivo tramonto. Perse Cipro, Candia e Famagosta a favore dei turchi. Nel 1796 decadde fino al punto di essere occupata da Napoleone che la cedette all'impero austriaco nel 1797 con il trattato di Campoformio. Tornata ai francesi nel 1805 e inglobata nel regno italico, il congresso di Vienna la riportò agli Asburgo nel 1815.

L'ostilità verso il governo di Vienna si manifestò con l'insurrezione del 1848, con la cacciata degli austriaci e la proclamazione della Repubblica di S. Marco. Nel 1866, con la III guerra d'indipendenza, fu annessa al Regno d'Italia.

Venezia mostra al viaggiatore tutto lo splendore della zona monumentale di Piazza San Marco, unico spazio urbano chiamato piazza. La Basilica di San Marco, eretta nell'828 in stile romanico-bizzantino e gotico, è cattedrale dal 1807 e sede del Patriarca. Ospita le reliquie di San Marco trafugate ad Alessandria d'Egitto da mercanti veneziani. All'interno si vedono mosaici dorati del XII secolo e splendidi oggetti provenienti dal saccheggio di Costantinopoli durante la IV crociata voluta da Papa Innocenzo III.

La mole della Basilica mostra una base molto ampia rispetto all'altezza: solo così il terreno sabbioso sul quale sorge poteva sopportarne il peso. Le porte di accesso sono di ispirazione araba e bizantina. Sulla balconata copie dei cavalli di bronzo, razziati dall'ippodromo di Costantinopoli, sostituiscono gli originali conservati nel Museo della Basilica. La Piazza divenne centro pulsante di vita quando si edificò la prima basilica ed arrivarono le spoglie di San Marco. Incendi si susseguirono a ricostruzioni sino alla terza di esse risalente al primo secolo dell'anno mille.

La Piazza fu sede di processi, tornei, fiere e mercati. Nel '700 comparvero carnevale e caffè. Con l'interramento del bacino antistante il palazzo Ducale, sede di governo e prigioni, nacque la Piazzetta.

Il Palazzo Ducale, capolavoro dell'arte gotica, è assemblaggio grandioso di elementi costruttivi di epoche diverse. Si distinguono tre corpi di fabbrica: al più antico, ricostruito a partire dal 1340, seguono quello del 1424 e quello rinascimentale ricostruito fra il 1483 ed il 1565. Oggi è sede del Museo Civico di Palazzo Ducale e fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Ponti e canali si aprono alla vista del visitatore che approda a Venezia. Il Canal Grande è la maggiore via d'acqua della città; gli fanno cornice stupefacenti palazzi costruiti dall'aristocrazia veneziana.

Il Ponte di Rialto, più volte crollato e ricostruito, lo attraversa; deve il suo nome ad un ponte levatoio che permetteva il passaggio delle barche con alberi. È nel quartiere commerciale della città ed i negozi attigui mettono in vendita oggetti diversi.

Il Ponte dei Sospiri unisce il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, lega il suo nome ad una leggenda che narra dei sospiri esalati dai prigionieri che lo attraversavano nell'abbandonare la libertà.

Il canale della Giudecca è una distesa d'acqua nella quale transitano le grandi navi che arrivano a Venezia. Dalle sue rive è possibile vedere, fra l'altro, la Chiesa del Santissimo Redentore progettata da Andrea Palladio e la rinascimentale Chiesa delle Zitelle che fa parte di un complesso monumentale con ex ospizio per giovani donne senza dote. Nel mese di luglio la festa del Redentore trova la sua massima espressione d'allegria nell'esplosione colorata dei fuochi d'artificio al termine del canale.

È impresa difficile indicare le numerosissime emergenze artistiche di Venezia; è necessario immergersi nella sua magica atmosfera per scoprire calli, campielli e ponti che trasportano in altre dimensioni temporali. Vivere a febbraio il Carnevale, noto in tutto il mondo, significa riscoprire personaggi, usi e costumi delle tradizioni e degli eventi storici che hanno contribuito a rendere unica Venezia. I cortei storici sull'acqua, le vogate, le sfilate dei carri e le “maschere” in giro per la città rendono onore alla sua bellezza.

Carnevale di Venezia

Carnevale di Venezia Carnevale di Venezia
   

L'artigianato locale propone meravigliosi pizzi e merletti lavorati sull'isola di Burano che trae il suo nome dal “vento di Bora” che lì sovente spira. L'isola di Murano è notissima per i suoi preziosi lavori in vetro soffiato; meritano una visita la Basilica dei Santi Donato e Maria in stile veneto-bizzantino ed il Palazzo Giustiniani.

La mostra del Cinema, a settembre, la Biennale d'Arte con le sue manifestazioni sono specchio della vivace vita culturale della città.